La scelta della mia carriera nasce dalla mia passione per la pallacanestro, praticata a livelli agonistici sino in serie B: mi affascinava l’idea di poter affiancare e supportare gli sportivi di cui ero circondata nei periodi di recupero da infortuni o in percorsi mirati a migliorare le loro performance.
Durante il percorso di studi, poi, ho capito quanto la fisioterapia fosse una disciplina molto più vasta e affascinante e quanto avesse in più da offrire. Mi sono appassionata alla riabilitazione in ambito neuro-muscolo-scheletrico e, una volta laureata, ho deciso di approfondire la conoscenza in questo settore proseguendo con una specializzazione in Terapia Manuale (Concetto Maitland) della durata di quattro anni.
La mia formazione e la ricerca proseguono incessanti in un settore in pieno cambiamento. Ciò che non cambia, invece, è la consapevolezza che ciò che amo di più del mio lavoro è la relazione che si crea con il paziente.
Poterlo guidare in un percorso che lo renda protagonista attivo del suo recupero è, a mio avviso, l’aspetto di maggior rilievo: il paziente infatti ha un ruolo centrale e decisivo e offrirgli supporto e consiglio durante tutte le fasi della terapia è alla base del successo dei trattamenti. Da sportiva affronto tutto in maniera dinamica mettendomi sempre in discussione per cercare di migliorarmi e ai miei pazienti offro tutta la mia preparazione e la mia assistenza perché so che il loro recupero dipende dal lavoro di entrambi.