Terapie come il calore, la terapia manuale, il massaggio e l’agopuntura possono essere usate come terapie di supporto per il mal di schiena aspecifico o cronico ma solo se inserite in un programma riabilitativo basato su un approccio attivo. C’è scarsa evidenza scientifica invece riguardo l’utilizzo di terapie fisiche. La terapia farmacologica in fase acuta di mal di schiena può essere utilizzata come supporto per ridurre la sintomatologia dolorosa al fine di aiutare il paziente a tornare alle sue attività il prima possibile, evitandone l’abuso. Chirurgia e procedure invasive sono invece sconsigliate nella gestione del mal di schiena aspecifico.
In conclusione, in caso di un episodio acuto di mal di schiena aspecifico, accertamenti diagnostici strumentali non sempre sono raccomandati. L’approccio migliore per la gestione del mal di schiena è quello attivo, basato su esercizi e attività fisica, evitando il riposo a letto. Un supporto farmacologico può essere utilizzato in fase iniziale per permettere al paziente di riprendere prima le attività e il movimento.
Come sempre ti ricordiamo che la consapevolezza e l’informazione sono solo il primo passo per affrontare situazioni di disagio e avere il pieno recupero, internet non basta. È necessario l’incontro con un professionista, e la definizione di una terapia mirata e personalizzata.
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